Pubblicato in: Territorio

Punta Perotti: continua il braccio di ferro Vendola-costruttori

di luca.pistolesi 18 novembre 2010
"E come corpo morto cade", by Riccio

"E come corpo morto cade", by IlRiccio

Non è ancora vicina la parola fine sull’annosa vicenda Punta Perotti. A oltre 5 anni dall’abbattimento dell’ecomostro più famoso d’Italia, la battaglia legale imperversa tra i costruttori edili Matarrese, Quistelli e Andidero e la giunta regionale presieduta da Nichi Vendola.

La Corte Europea ha stabilito che fu illegittima la confisca dei terreni del lungomare barese su cui si ergeva il mostro di cemento. Tuttavia, secondo la Giunta Regionale, non fu illegittimo l’abbattimento, visto che la lottizzazione era abusiva. Allo stato attuale la Regione sembra destinata a dover risarcire i costruttori per i danni provocati dalla confisca, e a rimettere nella loro disponibilità l’area. Restano, di fatto, da rispettare i vincoli bypassati nella precedente lottizzazione: la legge Galasso impone il blocco totale delle costruzioni entro i 300 metri dal mare.

Tuttavia i costruttori potrebbero ottenere una specifica autorizzazione rilasciata dal Cur (Comitato urbanistico regionale), cui dovrebbe seguire il via libera dal ministero, tramite la sovrintendenza regionale ai Beni architettonici, subordinato alla realizzazione di “opere compatibili” con la zona gravata dal vincolo. Proprio per il rischio che tutto ciò avvenga, e che si ritorni dunque a costruire a Punta Perotti, il sindaco di Bari Michele Emiliano ha proposto che si barattasse il permesso a costruire in un’altra zona, meno preziosa e significativa dal punto di vista ambientale.

La giunta di Vendola però tira dritto: “Se si accettasse uno scambio – ha detto l’assessore pugliese al territorio Angela Barbanente al Corriere del Mezzogiorno – a uno/due/tre metri cubi su metro quadro, questo non si confingurerebbe come «una ingiusta sperequazione» a danno dei tanti che sono proprietari di suolo in zone non edificabili? Come nelle vicinanze del mare, o anche di una lama?”. Dunque, nessuna concessione indebita a chi ha cercato di costruire a Punta Perotti.

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