Pubblicato in: Protezione Civile

Prevedere i terremoti sulla base di quelli passati? Possibile

di luca.pistolesi 5 ottobre 2009
By macten

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I terremoti hanno un’influenza globale: un evento in Indonesia può essere collegato ad un altro, successivo, in California. E’ quanto sostiene un articolo comparso la scorsa settimana sulla prestigiosa rivista scientifica Nature, scritto da Richard A. Lovett .

Secondo un team di ricercatori statunitensi, i terremoti del passato causano quelli del futuro: un sisma, anche dall’altra parte del globo, può rendere più alto il rischio di scosse nel resto del Mondo. Dunque, il terremoto delle isole Samoa, nel centro-sud del Pacifico, e quello indonesiano di Sumatra, avvenuti a poche ore di distanza l’uno dall’altro il 30 settembre scorso potrebbero essere collegati. Ipotesi, tra l’altro, che il mondo scientifico tende per la maggior parte a scartare, come dimostra ques’intervista rilasciata a La Stampa da Enzo Boschi, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e vulcanologia.

Secondo la ricerca americana, però, il terremoto del Sud Est Asiatico del 2004 (quello che provocò lo Tsunami che uccise oltre 100mila persone) avrebbe avuto conseguenze sensibili sulla Faglia di Sant’Andrea, ovvero la spaccatura che attraversa la California e che genera migliaia di scosse all’anno. Difatti, i sismologi californiani hanno trovato una correlazione tra l’incremento di micro-scosse e il lieve spostamento di fluidi sotterranei. Tuttavia, sebbene questi spostamenti siano spesso correlati a terremoti locali (entro 350 chilometri di distanza), ne sarebbe stato rilevato uno anche in corrispondenza del terremoto indonesiano del 2004. Se l’approccio dovrebbe risultare fondato, si potrebbe tracciare una nuova via per predire i terremoti.

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