Incendi boschivi in calo, Calabria e Sicilia ancora a rischio

di luca.pistolesi 21 luglio 2009
By -=PASqua=-

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Gli incendi boschivi sono in calo sulla penisola, ma permangono situazioni negative e pericolose, soprattutto al sud e nelle isole. E’ il quadro disegnato dal documento Ecosistema Incendi 2009, presentato ieri da Legambiente, che prende in considerazione l’andamento dei roghi nell’estate 2008 in paragone alle estati precedenti.

La situazione è globalmente incoraggiante. Nel 2008 i roghi sono stati 6.479, contro i ben 10.614 del 2007: un calo del 40%, che corrisponde, a livello di estensione territoriale, ad un calo di circa due terzi. Purtroppo però il trend è positivo quasi solo al centro-nord, dove spicca il risultato del Lazio, che in un anno è riuscito a dimezzare gli incendi. Il sud, invece, va male. Maglia nera è la Calabria, che detiene sia il record negativo del numero d’incendi (1.280), sia del territorio arso (circa 18.000 ettari). La Sicilia segue lo stesso trend, con meno incendi (797), ma con quasi la stessa area bruciata (17.700 ettari). Non brillano per sicurezza neanche le altre regioni del sud, tutte piazzate nelle prime posizioni della classifica delle regioni più bruciate.

Secondo Legambiente, il calo complessivo degli incendi è da attribuirsi all’attuazione graduale delle norme previste dalla legge 353 del 2000, la cosiddetta legge quadro sugli incendi, che prevede tra l’altro “campagne di informazione rivolte ai cittadini, ai ragazzi delle scuole ed ai dipendenti comunali, corsi di avvistamento dei focolai e presidio del territorio, perimetrazioni delle aree percorse dal fuoco e approvazione e aggiornamento del relativo catasto, esistenza di piani comunali di emergenza per gli incendi di interfaccia e rapporto con il volontariato di protezione civile”. Tuttavia, molti comuni sono ancora lontani dall’attuazione delle norme, e solo il 4% le mette in pratica completamente.

Legambiente sostiene che la misura più efficace per contenere gli incendi sia comunque il blocco delle concessioni edilizie per 15 anni sui terreni lasciati sgombri dal fuoco, misura anche questa prevista dalla legge 353, ma sulla quale bisogna vigilare. Infatti, se le campagne d’informazione possono aiutare a limitare i danni dell’imperizia e gli incendi fortuiti, il blocco delle concessioni è il modo più efficace per limitare gli incendi dolosi.

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