Domande e risposte sui terremoti in Pianura Padana

di Marco Mucciarelli 25 gennaio 2012

A seguito dei terremoti di oggi in Pianura Padana ho ricevuto diverse domande, che riporto qui in ordine sparso.

D. I terremoti del Veronese e del Reggiano sono collegati?

I terremoti sui due margini della pianura padana sono stati generati da due sorgenti distinte, di cui quella sul margine meridionale è molto più profonda. Tuttavia si possono pensare come dovuti ad un unica causa, la spinta dell’Africa verso l’Europa che tende a comprimere la regioni attorno all’Adriatico e la Pianura Padana. Se potessimo togliere i depositi  alluvionali che rendono piatta la pianura, vedremmo un paesaggio movimentato con gli Appennini e le le Prealpi che proseguono verso il centro della valle (una bella descrizione geologica della pianura padana in relazione ai terremoti si può scaricare  a questo link).
Per visualizzare la convergenza tra le Alpi e gli Appennini guardiamo la figura qui sotto:

Sono due postazioni che misurano gli spostamenti mediante GPS di precisione. La stazione Brasimone nell’apppennino bolognese si sposta verso Nord di quasi 2 mm l’anno. La stazione di Teolo sui Colli Euganei si sposta di solo un millimetro per anno. La differenza, per quanto possa sembrare piccolissima è il motore dei terremoti in pianura padana, dove il millimetro di avvicinamento diventa 1 metro ogni mille anni, più che sufficiente per causare terremoti anche forti.


D.  Sono frequenti i terremoti in Pianura Padana?

I terremoti più forti e distruttivi sono estremamente rari in Pianura Padana, ma se ne sono verificati alcuni in passato. I terremoti come quello di oggi sono decisamente più frequenti. Se prendiamo una città come Parma, da quando abbiamo notizie storiche continue ed attendibili (diciamo dall’inizio del 1800) si risente una intensità come quella odierna in media una volta ogni 5 anni.
0gni quanto tempo si “accende” la sorgente di un terremoto? Se il comportamento fosse quello delle vecchie luci ad intermittenza dell’albero di Natale, periodico e regolare, guardando per pochi minuti una lampadina potremmo imparare subito per quanto sta accesa e per quanto sta spenta, e tutte le altre sul filo seguirebbero la stessa regola. Purtroppo il terremoto è come un filo di luci natalizie di ultima generazione aggrovigliato su se stesso. A volte lampeggiano regolari ma poco dopo sembrano impazzire: non riusciamo a capire ogni quanto tempo si accende una singola lampadina e non capiamo neanche se quando se ne accende una poi si accenderà quella più vicina oppure un’altra. Possiamo fissare una singola lampadina e contare quante volte si accende in 5 minuti. Avremo così una idea del tempo medio che passa tra due  accensioni. Lo stesso avviene per i terremoti, ma ricordiamo che “in media” non vuole dire che l’ultimo terremoto forte si è sentito 5 anni fa e che aspetteremo 5 anni per il prossimo. A volte ci sono periodi quieti più lunghi, a volte i terremoti si addensano come è successo tra Parma e Reggio tra il 1831 ed il 1832, quando ci sono stati 4 terremoti tutti uguali o anche molto più forti di quello odierno in soli 2 anni.  La media per quel periodo è passata da 5 a 0,5 anni. Ecco perchè è impossibile prevedere esattamente quando ci sarà il prossimo e quanto sarà grande.

D. Perchè il terremoto di oggi si è sentito così forte? La sabbia non dovrebbe attenuare il terremoto più della roccia?

Per quanto sembri strano, avviene esattamente il contrario. Il senso comune ci farebbe pensare che una casa sulla sabbia stia su di un  materasso messo lì apposta per attutire l’urto del terremoto. Questo è in parte vero, i terreni sciolti attenuano le onde più della roccia, ma i terreni hanno una proprietà contrastante che la roccia non ha: amplificano alcune frequenze del terremoto. Come è possibile che un materiale amplifichi più di quanto attenui?
Pensiamo ad un automobilista che guida a velocità costante con i finestrini aperti: sentirà un certo livello di rumore che rimane uguale. Se però entra in una galleria il rumore percepito diventa molto più forte. Cosa è successo? Il rumore generato dal motore a regime di giri costante non è aumentato, ma le onde sonore rimangono intrappolate nella galleria rimbalzando sulle pareti, ed anziché disperdersi lontano tornano nell’abitacolo.
Quello che amplifica le onde sismiche non è la maggiore o minore “durezza” del terreno ma è il fatto che un terreno soffice sia a contatto con terreni più rigidi o con roccia che come le pareti di un tunnel imprigiona le onde nei suoli soffici e non le fa allontanare. A peggiorare la situazione contribuisce poi il fatto che i terreni meno rigidi a seguito di un terremoto possono trasformarsi in sabbie mobili (liquefazione) , o se sono in pendenza possono dare il via alle frane.

D. Il terremoto di oggi è stato più forte di quanto previsto dalla normativa sismica?

Le accelerazioni registrate oggi (vedi questo link) sono state al massimo pari a 0.035 g (un trecentesimo dell’accelerazione di gravità),  ovvero tra un terzo ed un quinto di quanto la normativa antisismica prevede per l’area.

 E concludo con un intervista apparsa oggi sui giornali.

L'articolo originale lo trovi sul sito di terremoti, sismologia ed altre sciocchezze

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