Pubblicato in: Parchi naturali

Cile: domato l’incendio nel Parco Nazionale della Patagonia

di Anna 2 gennaio 2012

Tredicicimila ettari del Parco Nazionale della Patagonia sono andati distrutti nell’incendio divampato il 27 dicembre. Per giorni il parco Torres de Paine, nel profondo sud del Cile, è stato devastato dalle fiamme, finalmente domate.

“La provincia è stata dichiarata zona di catastrofe – ha dichiarato il presidente cileno Sebastian Pinerae abbiamo contattato la FEMA negli Stati Uniti, specializzata in questo tipo di situazioni, e anche l’istituzione di emergenza australiana”. Il Ministro dell’Ambiente Maria Ignacia Benitez ha indicato l’episodio come “un disastro di grandi proporzioni”, mentre gli ambientalisti hanno denunciato l’assenza di una pianificazione adeguata e hanno chiesto il dispiegamento dei militari cileni, già presenti nella zona.

Pare che l’incendio sia dovuto a un turista, un ragazzo israeliano di 23 anni, che nei giorni scorsi avrebbe confessato di aver accidentalmente causato il rogo. Il clima secco dell’estate australe e i caratteristici venti impetuosi hanno favorito la propagazione delle fiamme, mentre la morfologia del territorio ha reso difficili gli interventi di spegnimento. Per domare le fiamme si sono impegnati per una settimana centinaia di persone, tra militari, pompieri e volontari.

Il parco, che normalmente richiama centomila turisti l’anno, rimarrà chiuso ai visitatori per tutto il mese di gennaio. Un paradiso di montagne, ghiacciai, foreste e laghi che porterà i segni di questa catastrofe a lungo: le stime indicano che per rimediare ai danni causati dalle fiamme potrebbero volerci tra i 30 e i 50 anni.

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