Questo è un servizio del Tg1 sul disastro ecologico che ha colpito il bacino del Lambro tra ieri e oggi. Circa seicentomila litri di olio combustibile si sono riversati nel fiume Lambro, provocando un disastro ambientale senza precedenti in Italia. L’onda nera ha travolto l’ecosistema brianzolo e in poche ore si riverserà nel Po, di cui il Lambro è affluente.
La fuoriuscita è avvenuta da tre diversi serbatoi dello stabilimento della Lombarda Petroli di Villasanta, in provincia di Monza e Brianza. Secondo gli inquirenti non ci sono dubbi: si tratta di un sabotaggio intenzionale. Presso la procura del Tribunale di Monza è stato aperto un fascicolo contro ignoti per disastro ambientale e avvelenamento delle acque.
La protezione civile emiliano-romagnola stima che il petrolio possa rimanere nelle acque del Po per cinque giorni, anche se fortunatamente gli interventi apportati, con paratie lungo il corso del Lambro e dello stesso Po all’altezza di Piacenza, hanno ridotto notevolmente il flusso di petrolio.
Decine di animali sono stati già ripescati senza vita, ma questo potrebbe essere soltanto l’inizio: il centro recupero animali del WWF di Vanzago è già impegnato nel recupero degli animali contaminati, ma le ripercussioni coinvolgeranno tutta la catena alimentare e si trascineranno per anni. Un intero ecosistema, quello del maggior fiume italiano, è a rischio.
