L’associazione Peta (People for Ethical Treatment of Animals) critica Obama. Non per le sue politiche, ma per la sua recente performance di ammazzamosche. Il video, che qui vi presentiamo come è stato mandato in onda dal TG3, ha fatto il giro del mondo.
Infastidito da una mosca durante un’intervista, il Presidente ha smesso di parlare, ha preso la mira e con un colpo secco ha stecchito l’insetto, mostrando poi sorridendo la macchietta nera sulla moquette.

Il "handy-dandy bug catcher"
Il video è effettivamente molto divertente. Molti hanno pensato a una metafora delle attitudini di Obama verso i suoi “ostili”, altri hanno semplicemente commentato i suoi ottimi riflessi. Altri ancora, però, hanno chiamato in causa la Peta: come si permette il Presidente degli Stati Uniti d’America di uccidere una mosca davanti alle telecamere?
La Peta, che campa di eventi sensazionali, di solito facendo spogliare modelle e dive del cinema, non si è fatta pregare. Sul blog ufficiale dell’associazione è comparso un post dal titolo “Obama e la mosca“, scritto dall’attivista Alisa Mullins, che comincia così: “Di certo non si può dire che Obama sia una persona che non farebbe del male ad una mosca”. Di fronte alle richieste di prendere una posizione ufficiale, l’associazione risponde: “Obama non è Buddha. E’ un uomo, e come tutti gli uomini dovrebbe pensarci molto molto bene, prima di agire”, e, in chiusura, consiglia al Presidente, per i prossimi insetti che dovessero infastidirlo, di usare un handy-dandy bug catcher, una specie di cattura-e-lascia-vivere insetti, uno dei quali la stessa Peta si sta già preoccupando di inviargli. Eccessivo? Beh, ognuno fa il suo lavoro…