Ecco un breve video in lingua inglese che mostra che cosa sia un impianto di riscaldamento e raffreddamento geotermico. In pratica, si tratta di un grosso frigorifero istallato al di sotto della propria abitazione.
E’ composto da tre parti. La prima è una pompa di calore, da istallare di solito all’interno dell’edificio al livello più basso. La seconda è una serie di scambiatori di calore, ovvero una serpentina di tubi infilati nel suolo, in verticale o in orizzontale a seconda dello spazio e della conformazione del terreno a nostra disposizione. Gli scambiatori servono a immagazzinare energia nel terreno, quando si vuole raffreddare, o a estrarre energia dal terreno, quando si vuole riscaldare. Più l’edificio è grande, più tubi sarà necessario inserire. La terza è un sistema di distribuzione del calore, con ventilconvettori o con impianti a pavimento. Purtroppo, il geotermico non è abbinabile con i normali radiatori, perché lavora a temperature più basse, mentre è una soluzione eccellente per gli altri tipi di impianti, che necessitano proprio di un funzionamento costante e a basso regime. E’ utilizzabile su qualsiasi tipo di terreno, meglio ancora se attraversato da falde acquifere o da corsi d’acqua, che aumentano le sue potenzialità di scambio.
Sebbene non sia una tecnologia adattabile agli edifici già costruiti (a meno che non si sia intenzionati a ricostruirli completamente), il geotermico può essere una scelta estremamente interessante e vantaggiosa per chiunque intenda costruire un’abitazione, o un edificio di altro tipo, ex novo.
