Fondere l’amianto per ottenere delle innocue piastrelle da pavimento: ecco la soluzione semplice all’annoso problema di smaltimento di questo materiale.
Quanti di noi si sono ritrovati nella penosa situazione di dover sostituire il tetto della propria casa perché costruito in Eternit? A quanti poi è capitato di assistere allo smontaggio del tetto di un proprio vicino? Molti, moltissimi, vista la popolarità di cui ha goduto questo materiale, che può essere definito in molti modi, ma di certo non eterno. Basti pensare che, a meno di 50 anni dalla sua invenzione, già si sapeva che era cancerogeno. Tutti coloro che hanno avuto la sfortuna di doversene liberare si sono posti le stesse domande: ha fatto male a me e ai miei figli? E’ questo il modo giusto per smontarlo? Non c’è un’altra soluzione? E questi pover’uomini che sono qui a lavorare sul mio tetto stanno rischiando la vita? E chi glie lo fa fare?
Questa puntata di Edilizia Sicura, una trasmissione in onda su E’TV Emilia-Romagna e realizzata dal Centro Paritetico Territoriale Operativo di Bologna, cerca di rispondere a queste domande e ad altre: dove portano l’amianto smontato? E’ ancora pericoloso? Non c’è un modo per riciclarlo?
Al termine della puntata scopriamo che di solito l’amianto viene portato in una discarica e viene interrato, con la viva speranza che nessuno voglia più andare a frugare là sotto, perché anche se trattato, gli urti e le lacerazioni provocherebbero il rilascio delle fibre cancerogene. Ora però dal distretto ceramico emiliano è arrivata un’idea rivoluzionaria: portandolo a una temperatura superiore a 800 gradi, l’amianto cambia la sua struttura molecolare e diventa un comunissimo silicato, buono per costruirci piastrelle, tegole e altri materiali molto utili. In fondo si tratta di un processo molto semplice, che necessita solo di un forno industriale capace di raggiungere certe temperature. Ed inoltre, a tutt’oggi è l’unico processo che garantisca di liberarsi del problema dell’amianto in maniera definitiva.
Buon giorno gradirei conoscere i particolari della cottura e del ciclo di lavorazione dell’ETERNIT
mi potreste fornire indirizzo e o aziende a cui riferirmi??
Grazie
Dott. Giordano Locatelli
consulente di dinamiche aziendali
Il progetto è di Zetadi srl (http://www.zetadisrl.it/) in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia
ciaoooooo ke bel sito
ciao calimero belva forza inter
nooooo milan
viva la f….
sei babboo
calimero nerooooooooooooooooooo
e chi la castiga
puzzate!!!!!!
bella zio calimero