Obbligo per i nuovi edifici di essere autosufficienti entro 10 anni

di luca.pistolesi 17 giugno 2009
casa

By JavierPsilocybin

Tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere completamente autosufficienti, a partire dal 2019. Dieci soli anni per una rivoluzione seconda solo a quella copernicana. Un’utopia? No, una richiesta del Parlamento Europeo agli stati membri dell’Unione.

L’accordo raggiunto nei mesi scorsi, nonostante l’ostruzionismo degli stati dell’est e, guarda un po’, dell’Italia prevede il raggiungimento di tre obiettivi entro il 2020: ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra, aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili e portare al 20% il risparmio energetico. La riqualificazione degli edifici già esistenti e l’obbligo di progettare quelli nuovi in maniera che siano a impatto zero entra nell’orbita del terzo obiettivo.

A questo proposito, il Parlamento Europeo ha ratificato a fine aprile un testo molto specifico: entro il 2018 tutti i nuovi edifici costruiti in UE dovranno essere totalmente autosufficienti (grazie a impianti ad energia solare fotovoltaica o a impianti geotermici). Inoltre, ciascuno stato dovrà fissare delle percentuali-obiettivo da raggiungere per il la trasformazione degli edifici già costruiti in edifici emissions-free (ad esempio il 10% entro il 2015). Tutti gli altri edifici dovranno comunque raggiungere il più in fretta possibile un livello minimo di sostenibilità, che dovrà essere definito dagli stati. Infine, in tutte le nuove costruzioni dovrà essere installato lo smart meter, una specie di rilevatore di consumo dell’energia.

Ora il testo passa al vaglio dei governi e dei parlamenti nazionali. Non ci aspettiamo gare a chi recepirà la direttiva per primo (ma potremmo scommettere su uno stato scandinavo o sulla Danimarca). Ci aspettiamo invece che, per suo antico vizio e per sua recente scelta di campo, sia proprio l’Italia l’ultima a prendere provvedimenti. Purtroppo.

Una replica a “Obbligo per i nuovi edifici di essere autosufficienti entro 10 anni”

  1. Massimo ha detto:

    La certezza è che l’italia non sarà nei primi 3 posti delle nazioni che si adegueranno recependo la direttiva, magari sarà anche condannata per il mancato rispetto dei termini come troppo spesso capita. E’ ora che questa nazione alzi lo guardo in avanti invece di mantenerlo sui propri piedi, ma d’altronde con l’età di questi dirigenti politici cosa vuoi pretendere!