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“Condono edilizio no, sanatoria immobiliare sì”

di luca.pistolesi 25 maggio 2010

By masolino

Il condono edilizio non si farà”. E’ stato il sottosegretario Paolo Bonaiuti a smentire l’indiscrezione apparsa sui quotidiani nei giorni scorsi, secondo la quale all’interno della manovra correttiva di giugno sarebbe stato inserito un nuovo condono edilizio. Una misura che non sarebbe certo una novità per i governi di Berlusconi, che ne hanno già fatti due negli ultimi 15 anni. Bonaiuti ha ammesso, però, che ci sarà una stretta sulle case non ancora a catasto, i cosiddetti edifici fantasma. Ora resta da vedere quali sono le differenze tra le due misure.

Contro l’ipotesi di un nuovo condono edilizio si erano schierate le associazioni ambientaliste, Legambiente in testa. “Il terzo condono di Berlusconi si annuncia veramente come una sanatoria di proporzioni mai viste – dichiara in una nota Vittorio Cogliati Dezza, Presidente di Legambiente – la più grande mai realizzata nel paese: un’operazione che darebbe al nostro territorio la mazzata finale, riattizzando la piaga dell’abusivismo edilizio e restituendo fiato e ossigeno alla malavita organizzata che sul ciclo del cemento illegale vive e vegeta. Risanare i conti pubblici svendendo l’Italia a furbi ed ecomafiosi è una scelta che non potrà che ritorcersi contro il paese e la sua crescita”.

Il gettito che il condono avrebbe realizzato, stimato in 6 miliardi di euro (ma come al solito sarebbero risultati alla fine molti di meno), secondo Bonaiuti sarà recuperato da nuove misure contro l’evasione fiscale, mentre il grosso della manovra (che ammonterà a circa 22-24 miliardi di euro) comporterà tagli ai trasferimenti ai ministeri e agli enti locali, l’introduzione di un tetto alle indennità per la non autosufficienza, il taglio per gli stipendi pubblici molto alti, la cancellazione di alcune finestre per andare in pensione e forse l’introduzione di nuovi ticket sanitari. Bonaiuti ha assicurato che non sono previste nuove tasse e che non sarà ridotto l’importo delle pensioni.

3 risposte a ““Condono edilizio no, sanatoria immobiliare sì””

  1. costituzionale ha detto:

    Come stata data l’opportunità alle altre generazioni di poter sanare il proprio immobile o di beneficiare di tante sanatorie, anche la generazione nostra deve poter usufruire di queste cose visto che siamo penalizzati su tutto (lavoro,una crisi finanziaria generale che non ha precedenti).Gli abusi speculativi sequestrarli e donarli alle famiglie oneste ,e bisognose di un tetto. RIALZATI ITALIA.

  2. costituzionale ha detto:

    Cosa ce di male condonare un immobile costruito con le proprie mani con tanti sacrifici ed essendo stato un cittadino onesto,che vive di stipendio d’operaio costatogli la meta di un appartamento regolare,la differenza nel comprare un appartamento regolare la differenza che i soldi dell’operaio sono andati a finire all’ imprenditore di turno che a la possibilità di speculare a suo piacimento, poi ci sono gli interessi bancari che a volte sono il doppio del capitale erogato tasse di tutti i tipi quando poi incappare in qualche mutuo variabile che non sai a quando arriverà e quando durerà 15,20,30,40 anni se avrai l’opportunità di vivere cosi allungo . La differenza che la casa su misura di portafoglio o casa “abusiva” oggi o fatto i soldi per le porte ole domani o fatto i soldi per pittarla,e cosi via senza andare i mano agli strozzini. Perciò viva il condono non speculativo.

    • luca.pistolesi ha detto:

      E’ un po’ strano che una persona che si firma “costituzionale” faccia uno spot per il condono! C’è di male, nel condonare un immobile abusivo, che si premia immeritatamente chi ha costruito in spregio delle regole, non pagando le tasse che tutti gli altri hanno pagato, permettendogli definitivamente di vivere in una casa che non dovrebbe neanche esistere. Inoltre, come tutte le sanatorie, il condono permette di recuperare soltanto una parte minima dei soldi che chi ha costruito illegalmente ha rubato allo Stato.