Il Giappone sull’orlo di una nuova Chernobyl

di luca.pistolesi 14 marzo 2011

La centrale nucleare di Fukushima tiene in apprensione il mondo. A tre giorni e più dal terremoto e dallo tsunami che hanno devastato il Giappone, il timore è che alla doppia tragedia possa aggiungersene un’altra, dagli effetti devastanti. Le notizie che arrivano dall’impianto nucleare di Fukushima non sono affatto confortanti.

Come riportato dalle agenzie di tutto il mondo, la situazione più delicata è quella del reattore numero 2, nel quale il sistema di raffreddamento sarebbe completamente in panne. Secondo i gestori dell’impianto, il livello dell’acqua nel nocciolo, che dovrebbe ricoprire interamente il combustibile radioattivo, sarebbe sceso e avrebbe lasciato esposte completamente le barre di uranio. Ciò avrebbe provocato un forte aumento della temperatura nel nocciolo, con la conseguente, graduale fusione di una parte delle barre in uranio.

All’esterno il livello delle radiazioni è in crescita (a causa della decisione di far uscire alcuni gas per ridurre la pressione), ma è comunque molto al di sotto del livello di guardia (le rilevazioni dicono di 1000 volte inferiore ai livelli sensibilmente nocivi). Il rischio, però, è che l’aumento della pressione, unita alla generazione di idrogeno all’interno del reattore, possa portare a nuove esplosioni, così come avvenuto negli altri reattori. Ciò potrebbe essere il passo decisivo verso una nuova Cernobyl: le esplosioni indebolirebbero il guscio di cemento armato che ripara la centrale, aprendo una possibile via di fuga ai gas radioattivi.

I condizionali sono d’obbligo perché di certezze, finora, ce ne sono poche. Il governo giapponese considera molto improbabile un incidente nucleare di gravi proporzioni, ma analisti sia americani che europei sono meno ottimisti.

Fonti: Repubblica.it
Le Scienze (l’Espresso)

Reuters

Una replica a “Il Giappone sull’orlo di una nuova Chernobyl”

  1. karlito ha detto:

    Stiamo come stiamo, e gurdandoci intorno neanche ci lamentiamo, non dobbiamo permettere che risparmiare EURO possa significare spendere in disastri prima o poi, diciamo NO al nucleare, e diremo SI alla nostra vita e a quella dei nosri figli, NO, NO, NO AL NUCLEARE, COSA DOBBIAMO VEDERE ANCORA PER DIRE NO!!!!!!!!