Pubblicato in: Energia

Idrogeno dai rifiuti grazie a un batterio

di luca.pistolesi 16 aprile 2010
Un batterio apre nuove strade per l'idrogeno

Un batterio apre nuove strade per l'idrogeno

Un batterio potrebbe riaprire nuove prospettive per l’utilizzo dell’idrogeno come fonte d’energia pulita. Come abbiamo già spiegato, l’idrogeno non può essere considerata una fonte energetica, perché non esistono giacimenti significativi d’idrogeno libero. L’unico modo, fino ad ora, per ottenere grandi quantità d’idrogeno è effettuare l’elettrolisi dell’acqua. Tuttavia, l’energia impiegata per l’elettrolisi sarebbe superiore a quella ricavata dalla combustione dell’idrogeno: dunque, il bilancio energetico sarebbe in perdita. Inoltre, se l’energia elettrica necessaria fosse ricavata usando i combustibili fossili, non si avrebbe alcun vantaggio a livello di emissioni di CO2.

L’unico modo per rilanciare l’utilizzo di questa tecnologia sarebbe procurarsi l’idrogeno senza ricorrere all’elettrolisi. In questa direzione si stanno muovendo alcuni ricercatori svedesi della Lund University, che cercano di elaborare un sistema di produzione ad alto rendimento dell’idrogeno a partire dai rifiuti. Con un meccanismo simile a quello utilizzato per produrre biogas (metano), l’idea sarebbe quella di applicare un particolare batterio a grandi quantità di rifiuti. Rispetto ai precedenti esperimenti, sarebbe ora stato scoperto un batterio, il Caldicellulosiruptor saccharolyticus, capace di produrre il doppio dell’idrogeno degli altri batteri. Secondo la ricercatrice Karin Willquist, l’efficienza del processo sarebbe garantita dalla capacità del batterio di resistere a condizioni più difficili, come temperatura e pressione più alte.

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