Pubblicato in: Bicicletta

Anche il premier Monti sostiene #Salvaiciclisti

di luca.pistolesi 14 maggio 2012

Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha inviato una lettera a #Salvaiciclisti, il movimento che promuove provvedimenti che mettano in sicurezza le nostre strade per chi va in bicicletta. “Prima che Presidente del Consiglio – scrive Monti – sono stato un appassionato di ciclismo e cicloamatore io stesso”. Monti scrive di conoscere quindi i problemi legati alla mobilità su due ruote, di sapere che l’Italia deve fare ancora molto, e promette che il governo è impegnato su questi temi. Infine, invita il movimento a continuare ad agire ad ogni livello per la salute dei cicloamatori.

#Salvaiciclisti è un movimento spontaneo nato sul web, non legato ad associazioni e partiti, che chiede alla politica interventi mirati per migliorare la sicurezza dei ciclisti sulle strade italiane. La sua campagna è stata sposata e sostenuta da tante personalità e da molti quotidiani, tra i quali direttamente o indirettamente Gazzetta dello Sport, Fatto Quotidiano, Repubblica e Corriere delle Sera.

Il movimento ha pubblicato in particolare un manifesto di 8 punti fondamentali, che è anche stato presentato in Parlamento sotto forma di disegno di legge con il sostegno di 60 parlamentari di tutti gli schieramenti. Gli 8 punti dicono:

  1. Gli autoarticolati che entrano in un centro urbano devono, per legge, essere dotati di sensori, allarmi sonori che segnalino la svolta, specchi supplementari e barre di sicurezza che evitino ai ciclisti di finire sotto le ruote.
  2. I 500 incroci più pericolosi del paese devono essere individuati, ripensati e dotati di semafori preferenziali per i ciclisti e di specchi che permettano ai camionisti di vedere eventuali ciclisti presenti sul lato.
  3. Dovrà essere condotta un’indagine nazionale per determinare quante persone vanno in bicicletta in Italia e quanti ciclisti vengono uccisi o feriti.
  4. Il 2% del budget dell’ANAS dovrà essere destinato alla creazione di piste ciclabili di nuova generazione.
  5. La formazione di ciclisti e autisti deve essere migliorata e la sicurezza dei ciclisti deve diventare una parte fondamentale dei test di guida.
  6. 30 km/h deve essere il limite di velocità massima nelle aree residenziali sprovviste di piste ciclabili.
  7. I privati devono essere invitati a sponsorizzare la creazione di piste ciclabili e superstrade ciclabili prendendo ad esempio lo schema di noleggio bici londinese sponsorizzato dalla Barclays
  8. Ogni città deve nominare un commissario alla ciclabilità per promuovere le riforme.

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