Obama ferma le trivellazioni nel Golfo

di Giovanni 30 aprile 2010

Il disastro ambientale del Golfo del Messico ha spinto l’amministrazione Obama a bloccare temporaneamente le trivellazioni in quella zona. Nonostante l’intenzione delle multinazionali del greggio di continuare a scavare pozzi, ribadita dalla stessa BP, responsabile del disastro naturale, Obama ha imposto il divieto di nuove trivellazioni “almeno fino a quando non saranno completamente chiarite le cause della fuoriuscita di greggio”.

Una buona notizia, che smentisce le dichiarazioni dei vertici della BP, che si erano dette pronte a continuare come se nulla fosse successo. Di nuovo, in effetti, c’è che l’enorme macchia nera sta infine arrivando sulle coste della Louisiana: la catastrofe ambientale sembra ormai inevitabile. Centinaia di specie di animali e un intero ecosistema sono in pericolo.

Obama ha inoltre avvertito che i costi dell’emergenza e della bonifica saranno addebitati interamente alla BP, che dal canto suo si è detta disponibile a farsene carico. Per controllare meglio la situazione, Obama ha dichiarato lo stato di catastrofe nazionale e ha messo a disposizione 6.000 uomini della guardia nazionale.

I commenti sono chiusi.