La Francia esporta illegalmente scorie radioattive in Russia

di luca.pistolesi 11 marzo 2010

Questo video di Greenpeace denuncia l’esportazione illegale di scorie radioattive messa in pratica dalla Francia. Secondo l’associazione ambientalista, questa pratica illegale risale addirittura agli anni ’70, quando cioè le prime centrali nucleari sono entrate in funzione. Come mostrato nel video, le scorie prodotte dal distretto nucleare di Tricastin, vicino al confine con l’Italia, vengono caricate su treni merci che attraversano da parte a parte la Francia, passando per i centri abitati di decine di città, tra le quali Lione e Parigi, per arrivare infine a Cherbourg – Le Havre, dove vengono imbarcate per essere portate via mare in Russia. Le scorie arrivano quindi a San Pietroburgo, dove vengono caricate su altri treni che le portano nelle discariche siberiane.

Un'immagine della protesta

Un'immagine della protesta

Secondo Greenpeace vengono trasportate ogni 15 giorni qualcosa come 600 tonnellate di scorie radioattive, cioè un totale di 33mila tonnellate di uranio soltanto a partire dal 2006. Per protestare contro questo traffico, architettato e gestito dalla multiutility francese EDF e dalla AREVA, che viola le più elementari leggi sullo smaltimento e il trasporto internazionale di scorie radioattive, gli attivisti di Greenpeace si sono a più riprese incatenati sulle rotaie sulle quali i treni avrebbero dovuto passare, al grido dello slogan: “La Russia non è una pattumiera”.

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