Pubblicato in: Risparmio Energetico

La certificazione energetica svaluterà gli immobili inefficienti?

di luca.pistolesi 4 marzo 2010
By parchilagomaggiore

By parchilagomaggiore

Ora che la certificazione energetica è diventata obbligatoria (con alcune differenze tra regione e regione), che effetti si avranno sui prezzi degli edifici? A chiederselo, e a chiederlo a noi di Pianeta, sono stati molti lettori, consapevoli della scarsa efficienza dei propri immobili e preoccupati che questa possa inficiare un investimento che consideravano sicuro.

I timori sono fondati: è inevitabile che con l’entrata a regime dell’ACE questa avrà un’influenza sempre più visibile sui prezzi degli immobili, soprattutto in positivo. Ciò vuol dire che gli edifici che offrono un’ottima efficienza energetica subiranno un apprezzamento, giustificabile nei confronti del compratore o del locatario con il risparmio conseguente sulle spese di gestione, a partire dalle bollette di luce e gas.

Ci si chiede, però, se sarà valido anche il ragionamento inverso: una casa pessima dal punto di vista energetico subirà un deprezzamento? La risposta è: sì, ma non in tempi brevi. Difatti, la stragrande maggioranza degli edifici italiani è inefficiente, quindi non avrebbe senso pretendere di pagare meno un edificio solo sulla base di questa caratteristica.

E’ evidente però che, in prospettiva, l’efficienza energetica guadagnerà sempre più importanza e influenzerà, anche in negativo, i prezzi degli immobili. Di per sé, questo potrebbe essere perfino un meccanismo positivo: secondo quanto scrive il Times, in Inghilterra il governo sta preparando delle linee guida per gli agenti immobiliari per incoraggiarli a ribassare il prezzo delle case inefficienti, in modo da incentivare il ricorso a migliorie come i cappotti termici, le pompe di calore e gli impianti solari.

4 risposte a “La certificazione energetica svaluterà gli immobili inefficienti?”

  1. Domanda interessante. Da quanto mi risulta dalla mia esperienza di investitore immobiliare, in genere qualsiasi parametro arriva prima o poi ad incidere sul prezzo degli immobili, e probabilmente succederà anche per la questione della certificazione energetica.

    Provando però a vedere il tutto da una prospettiva di investimento, la cosa potrebbe anche essere vantaggiosa per l’investitore. Come succede infatti attualmente per altri tipi di interventi, si potrà (forse) comprare un immobile a un prezzo interessante e “riposizionarlo” facendone aumentare il valore grazie a una ristrutturazione che lo metta in regola con la certificazione. E in tuto questo alla fine guadagnarci di più di quanto non si sia speso. Ciao!

  2. Esiste già un fondo anche se attualmente verrà suddiviso con altri settori che offre incentivi per l’acquisto di case nuove ad alta efficienza energetica. Attualmente gli importi ottenibili incidano solo in piccola parte più o meno un centinaio di euro al metro quadro con tetti massimi che non superano i 7000 euro ma è prevedibile che la grande importanza che sta acquistando anche da noi la questione energetica porterà ben presto agevolazioni e vantaggi ai proprietari di case che hanno previsto o vorranno adeguarsi alle norme di efficienza energetica per gli immobili, ricadendo inevitabilmente sul valore dell’immobile stesso.

  3. Berta Biondini ha detto:

    Hai ragione, sebbene alcune idee riportate portino altre considerazioni .

  4. L’intervento è giusto, infatti ho postato anche io cose comparabili in precedenza. Bisognerebbe in ogni caso avere l’occasione di esaminare la cosa maggiormente per la ragione che diversi “nodi” spesso in seguito saltano fuori.