Resistente, versatile e molto veloce. E soprattutto… un grande spione. Sono le caratteristiche del pesciolino che nell’arco di pochi mesi dovrebbe diventare la punta di diamante nella lotta all’inquinamento delle acque. Il suo segreto? È un sensibilissimo robot.
Il progetto è stato ideato da alcuni ricercatori della School of Computer Science and Electronic Engineering dell’Università di Essex, in Gran Bretagna, ed è stato finanziato dalla Comunità Europea in collaborazione con la società di robotica BMT Group Ltd. L’idea era semplice: creare un robot piccolo e veloce, che consumasse poca energia, ovviamente che non inquinasse, e che fosse capace di rilevare e segnalare le fonti d’inquinamento.
Un marchingegno del genere potrà venire utile in migliaia di posti differenti, dai grandi laghi ai piccoli stagni, passando per i fiumi e per le acque marine. Molto spesso, infatti, i macchinari finora utilizzati sono in grado di rilevare il grado e la natura dell’inquinamento delle acque, ma non di scoprirne le cause.
Proprio come se fosse una spia, il nostro eroe pesciolino godrà di una visuale molto ravvicinata e, dotato di sensibilissimi recettori agli agenti chimici, potrà registrare le oscillazioni dei valori chimici esterni in funzione della sua posizione. Poi, una volta tornato alla sua “cuccia” per ricaricare le batterie, potrebbe comunicare ai tecnici, mediante un semplice collegamento Wi-Fi, la localizzazione esatta degli agenti che rendono il mare, o il fiume, o il lago, inquinato.
Quanto alla forma e alle movenze scelte per questo piccolo robot, i ricercatori sono molto chiari: “Mentre usiamo la forma di un pesce vero” – ha detto Rory Doyle, responsabile del progetto per la BMT Group Ltd, – noi sfruttiamo milioni di anni di evoluzione delle specie animali. La forma del pesce, rispetto a tutte le altre forme, offre innumerevoli vantaggi per le movenze in acqua; in particolare è straordinariamente efficiente dal punto di vista energetico. Ciò vuol dire che il nostro pesce potrà nuotare consecutivamente per molte ore”.
Il pesciolino, che costerà all’incirca 30 mila euro, farà la sua prima nuotata nelle acque della Spagna del nord, vicino a Gijon, entro la fine dell’anno prossimo.