Pubblicato in: Idroelettrica

Studio Gse: il mini-idroelettrico cresce anche in Italia

di luca.pistolesi 21 ottobre 2009

Lo schema di una centrale idroelettrica, dal rapporto Gse

Lo schema di una centrale idroelettrica, dal rapporto Gse

Il mini-idroelettrico si sta sviluppando anche in Italia. Crescono difatti sia il numero che la potenza degli impianti idroelettrici di piccole dimensioni. A dirlo è lo studio del Gestore dei Servizi Elettrici (Gse), pubblicato oggi.

L’energia idroelettrica è, storicamente, la fonte rinnovabile più utilizzata in Italia, anche perché fu la prima ad essere adottata. Attualmente, il 73,9% dell’energia pulita, pari al 13% dell’energia prodotta complessivamente, proviene dalle  2.184 centrali idroelettriche funzionanti in Italia. Negli ultimi anni, inoltre, la produzione di energia idroelettrica è cresciuta costantemente, anche se non di molto. Nel 2008, rispetto all’anno precedente, la potenza complessiva è aumentata dello 0,9%, arrivando a 17.623 MW, per una produzione di 41.623 GWh.

Il dato ancor più interessante, però, è che i 56 nuovi impianti idroelettrici entrati in funzione nel 2008 hanno una potenza media inferiore ai 3 MW. Difatti, sono stati costruiti soltanto tre impianti da più di 10 Mw (+1%), mentre quelli medi e piccoli crescono al tasso del 3,7 e del 2,2%. Ciò è dovuto anche al fatto, spiega il rapporto Gse, che per la morfologia della nostra penisola la costruzione di impianti grandi è diventata difficile e pericolosa a livello di impatto sugli ecosistemi. Tuttavia, gli impianti di grandi dimensioni sono ancora largamente quelli che producono il quantitativo di energia più elevato.

Per quanto riguarda la suddivisione territoriale, le Regioni del nord ospitano circa l’80% degli impianti. Il record per numerosità va al Piemonte con 474 impianti, per potenza va invece alla Lombardia con 4.903 MW. A livello europeo, l’Italia è il terzo Paese dopo Svezia e Francia per produzione di energia da fonte idroelettrica.

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