400 bambini sarebbero morti negli ultimi sei mesi per le conseguenze di un avvelenamento da piombo in Nigeria, nello stato di Zamfara. La notizia ha una fonte autorevole: il responsabile di Medici Senza Frontiere El Shafii Muhammed Ahmad, secondo il quale le cifre sarebbero persino peggiori, visto che l’avvelenamento da piombo può facilmente essere confuso con altre malattie, e quindi non tutti i casi potrebbero essere stati registrati correttamente.
Il disastro sarebbe avvenuto a causa della ricerca dell’oro nelle vecchie miniere abbandonate, dove la popolazione nigeriana continua a scavare con metodi poco ortodossi, esponendosi al contatto con i metalli pesanti che hanno contaminato il terreno delle miniere, in particolare piombo, rame e mercurio. Inoltre, chi scende nelle miniere di solito porta a casa terra e fango per estrarne l’oro, ed estende quindi la contaminazione anche alla propria famiglia. Secondo una stima, i contaminati potrebbero essere 18.000.
Una nuova emergenza ambientale travolge dunque la Nigeria, sempre a causa dello sfruttamento irrazionale dei giacimenti minerari. Nel sud del Paese, vicino Delta del Niger, sono le estrazioni di petrolio delle multinazionali occidentali a condannare la popolazione a terribili sofferenze.
Fonte: Repubblica.it