Obama tassa i petrolieri: “1 cent al barile per le emergenze”

di Giovanni 13 maggio 2010

Barack Obama

La Casa Bianca ha inviato al Congresso una bozza di riforma della tassazione sulle compagnie petrolifere, in seguito al disastro che sta avvenendo sul Golfo del Messico. Obama intende aumentare di un centesimo al barile il contributo al fondo di solidarietà tra le compagnie petrolifere, che serve a reperire fondi per fronteggiare e risolvere le situazioni di emergenza e per risarcire le popolazioni danneggiate dai disastri ambientali.

Il contributo per barile passerà dunque da 8 a 9 centesimi di dollaro. Questa misura dovrebbe permettere, secondo le stime, di ricavare circa 118 milioni di dollari l’anno in più e di aumentare sensibilmente il budget del Fondo di solidarietà, che potrà spendere molto di più nella prevenzione di nuovi disastri e nel controllo del totale rispetto delle regole, che saranno irrigidite, soprattutto per quanto riguarda le trivellazioni in mare.

Inoltre, Obama intende aumentare il tetto di risarcimento a carico delle compagnie in caso di responsabilità diretta su un disastro ambientale da 500 a 750 milioni di dollari. Il tetto previsto per i danni economici, come ad esempio per le prenotazioni degli hotel della costa saltate, potrebbe arrivare fino a 10 miliardi di dollari. In teoria, queste nuove misure si dovrebbero applicare a partire dai futuri disastri, ma fonti della Casa Bianca rivelano come si stia pensando di rendere le norme retroattive. Tuttavia, è probabile che le buone intenzioni dell’amministrazione debbano prima fare i conti con le lobby dei petrolieri, molto ben tutelate al Congresso.

Fonte: New York Times.

I commenti sono chiusi.