Pubblicato in: Disastri Ambientali

Adozioni ad Haiti dopo l'emergenza terremoto

di linda 18 gennaio 2010

Bambini Haiti2

Questa mattina dopo il rientro dal week end abbiamo trovato il post Terremoto di Haiti: informazioni per aiuti umanitari e raccolta fondi invaso di messaggi di solidarietà di persone disposte ad adottare uno dei tanti bambini orfani di Haiti. Fa piacere vedere tanta disponibilità ma ci teniamo a precisare come non sia possibile, al momento, dare ulteriori e più precise informazioni.

La situazione, per quanto riguarda le adozioni internazionali ad Haiti, è attualmente in stallo. E’ necessario, infatti, prima attendere che il paese rientri il più possibile in una fase di normalità per poter fare un censimento di quanti sono effettivamente i bambini rimasti orfani o senza parenti stretti e controllare che i parenti non siano solo temporaneamente dispersi. Si deve infatti evitare in ogni modo che questa grande ondata di solidarietà internazionale si trasformi in una sordida operazione di business, in cui a perderci sono solo le piccole vittime di questa immane tragedia. Ogni bambino ha una propria storia unica ed irripetibile e questa deve venire in ogni modo rispettata. Sradicarlo dal suo paese, dalla sua gente, dalla sua cultura non sempre è la cosa migliore da fare.

La Commissione per le adozioni internazionali (CAI) ha sottolineato poi come “l’Italia ha sempre avuto una limitatissima attività nell’ambito delle adozioni internazionali ad Haiti e che nessuna procedura adottiva è attualmente pendente in tale Paese”. Questo significa che non sarà così semplice poter adottare e far venire nel nostro paese uno di questi bambini se la situazione non cambia. In ogni modo, la CAI si riunirà martedì prossimo per varare, d’intesa con gli altri Paesi, un piano straordinario per assicurare una famiglia agli orfani di Haiti.

Le associazioni umanitarie consigliano di indirizzare questa ondata di generosità verso altre forme di adozione, come il sostegno o l’adozione a distanza oppure l’affido temporaneo.

La Fondazione Francesco Rava sul proprio sito ha un sezione dedicata all’adozione a distanza (“Come aiutarci”). Qui è possibile selezionare il paese interessato, ovvero Haiti.

L’associazione A,B,C onlus si occupa di progetti di sviluppo nei Paesi europei ed extra europei che hanno bisogno d’aiuto, sostegno a distanza, educazione allo sviluppo, alla pace e all’intercultura ed è già operativa a Port-au-Prince

La Scuola della Pace si occupa di sostegno a distanza ed è già operativa a Port-au-Prince. Propone l’affido temporaneo di questi bambini come avvenne dopo l’incidente nucleare di Chernobyl.

Per rimanere informati vi consigliamo comunque di seguire il sito dell’Unicef e quello della CAI. Noi cercheremo sempre di darvi nuovi aggiornamenti sulla situazione ad Haiti e sugli aiuti per questo popolo.

4 risposte a “Adozioni ad Haiti dopo l'emergenza terremoto”

  1. andrea ha detto:

    concordo pienamente con il contenuto di questa pagina. Troppo spesso parlando di adozione, ci si lascia trasportare dal l’onda emotiva, ma va innanzitutto compresa e accettata una sola priorità: la tutela del minore in qualsiasi condizione. Quando si parla di adozione si parla di un bambino, il cui diritto si ritiene sempre preminente, riferendosi soltanto a minori in reale situazione di abbandono, per i quali il bene insostituibile della famiglia non può in alcun modo essere recuperato nell’ambito della comunità di origine e si cerca negli aspiranti genitori adottivi, oltre ad una reale disponibilità affettiva, una sensibilità e apertura tali da offrire la massima garanzia al minore che sarà loro affidato. Ora è il momento di aiutare sul campo i superstiti di questa immane tragedia e fare di tutto per ricongiungere se possibile le famiglie, in seguito, quando gli eventi permetteranno maggiori accertamenti sullo stato di adottabilità dei minori, si potrà procedere in tal senso. Un solo appunto: quando parliamo di “adozione a distanza” è bene correggere il termine con: “sostegno a distanza” perchè come ho accennato prima, l’adozione è un’altra cosa.

  2. tiziana e mike ha detto:

    Siamo una coppia romane e siamo dipentendi ministero dell interno e banca BCC con 2 figlie di 24 anni e 14 desiderosi di adottare un’orfano di Haiti per fargli dimenticare tutto ciò che ha vissuto sino ad oggi , e dargli tanto di quell’amore per cancellare tutte le sue sofferenze . Fateci sapere a chi ci possiamo rivolgere subito .sms 335458014

  3. Angelica ha detto:

    Sono una ragazza di diciannove anni,io e la mia famiglia saremmo disposti ad accogliere e adottare un bimbo di haiti.siamo consapevoli che è tutto bloccato in questo momento,ma a chi dobbiamo rivolgerci per avere informazioni?..per favore fatemi sapere. numero:3466067612

  4. Anonimo ha detto:

    siamo una famiglia di 4 persone. io sono casalinga mio marito è dipendente statale e abbiamo 2 figlie di 17 e 15 anni abbiamo visto il dramma dei piccoli di haiti,ne abbiamo parlato e è nostro desiderio prenderci cura di qualche bimbo.Le mie ragazze lo vorrebbero in adozione ma so che è una cosa difficile e quindi l’affido andrebbe bene,aiutiamo questa povra gente a trovare dignità.Grazie