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Tonno rosso a rischio estinzione, ma la pesca continua

di luca.pistolesi 31 marzo 2010
Il tonno rosso può ancora essere pescato

Il tonno rosso può ancora essere pescato

Non è arrivato lo stop al commercio del tonno rosso, una specie di pesce che, a detta di molti, è a rischio estinzione per i livelli crescenti di pesca. La decisione di andare avanti è stata presa a Doha, in Quatar, nell’ambito del vertice Cities – Convenzione internazionale dell’Onu per la tutela delle specie a rischio di estinzione.

La proposta di mettere al bando il commercio del tonno rosso è venuta dal Principato di Monaco, e aveva tra i suoi principali sostenitori i delegati dell’Unione Europea e degli Stati Uniti. Sirpa Pietikäinen, europarlamentare del PPE e capo della delegazione europea, alla vigilia del vertice aveva spiegato: “Se i dati scientifici sono affidabili, la capacità riproduttiva del tonno verrà azzerata in pochi anni. Molti Stati membri in cui si consuma e si pesca molto tonno non volevano il bando, ma se lo stock riproduttivo sarà distrutto, l’intera popolazione dei tonni rossi si estinguerà in meno di un decennio. E allora, niente più da pescare”.

Al vertice, invece, hanno prevalso le posizioni dei maggiori paesi consumatori di tonno rosso, in particolare il Giappone, dove viene impiegato massicciamente per il Sashimi. Dunque, secondo quanto deciso, attualmente non vi è alcuna rilevanza scientifica sull’eventuale rischio di estinzione del tonno rosso, e quindi nessun bisogno di limitarne o vietarne la pesca e il commercio. Una decisione che le associazioni ambientaliste hanno giudicato a una sola voce “scandalosa”.

8 risposte a “Tonno rosso a rischio estinzione, ma la pesca continua”

  1. luca scalese ha detto:

    è una vergogna!

  2. Jaulleixe ha detto:

    Si, è una vergogna però laddove non arrivano le leggi possono e devono arrivare i consumatori.
    Rifiutandosi di acquistare tonno, di consumarlo quando si è fuori casa (bisognerebbe sforzarsi anche al ristorante giapponese di ordinare qualcosa di “alternativo”)e magari parlandone in casa, con gli amici, con i colleghi…

    E poi ragionando allo stesso modo anche per altri pesci col “bollino rosso”. Greenpeace redige periodicamente mini guide aggiornate che possiamo facilmente stampare in formato biglietto da visita dei pesci “no”. E’ un attimo darci un’occhiata al momento di fare la spesa.

    E’ un piccolo sacrificio, ma dovremmo capire che ne eviterebbe uno maggiore tra qualche anno.

  3. Toty ha detto:

    Gentile sig. Jaulleixe mi piacerebbe sapere da dove Le arrivano tutte queste certezze, mi piacerebbe sapere pure se Lei effettivamente ha mai mangiato tonno “ROSSO” fresco o surgelato perchè sono quasi certo che Lei appartiene alla ricchissima schiera di persone che vanno al ristorante, ordinano pesce spada fresco e non sanno di mangiare marlyn congelato americano, ordino tonno rosso fresco e mangiano nella mgliore delle ipotesi tonno alalunga fresco se non tonno pinna gialla congelato giapponese. Pertanto per i tempi futuri eviti di fare di queste figure e prima di dare consigli di questo tipo Vada un poco per mare se Ne ha le possibilità e Si accerti personalmente senza dare retta a chi i consigli li dà di parte.

  4. Jaulleixe ha detto:

    Gent. le Sig. Toty,

    ha ragione nell’esporre i rischi che si corrono mangiando pesce fuori casa. Infatti noi evitiamo di ordinare menù a base di pesce, nel caso specifico che Lei giustamente ipotizza, a meno che lo stesso non sia chiaramente visibile e riconoscibile intero, ad esempio grigliato (siccome, come sottolinea, è importante il contatto diretto con la Natura, conoscendo abbastanza l’ambiente marino ci sentiamo in grado di distinguere, se non tra varietà di tonni, almeno tra tonni e non tonni, e per cautela, sempre nel caso di cui sopra, ordineremmo sicuramente solo i secondi).
    In attesa di poter continuare tale conversazione – che certo non può esaurirsi in un vivace scambio di battute – dal vivo (magari proprio in un ristorante giapponese, tra un piatto di spaghetti di soia con verdure, dei maki al cetriolo e al mango e dei longan) le porgiamo i nostri più cari saluti.

    PS: anche il pesce spada è, come il tonno, un pesce a rischio.

  5. Nessuno ha detto:

    Commentando l’interessante “botta e risposta” di Jaulleixe / Toty vorrei ricordarvi che il fornirsi di esseri viventi per il nutrimento rimane ancora una scelta nella società di oggi, ci si chiede quindi : quale tra questi mangierò ?
    Per cui non sentitevi obbligati ne di uccidere l’essere da voi scelto per giovare voi stessi ne di uccidere voi stessi per giovare un essere non umano.
    Io sono formato biologicamente e scelgo di uccidere me stesso se necessario piuttosto che l’animale, per esempio.
    Soprattutto tratto le fonti d’informazione con molta cautela e per questo non mi sento all’altezza di saper scegliere per gli altri esseri viventi.
    Sono cittadino del mondo, ma per poterlo conoscere tutto dovrei vivere cento vite almeno. Non vivo in mare ma sopra di esso, non vivo in cielo ma sotto. Cerco quindi di nutrirmi di quegli esseri con cui convivo ogni giorno: ratti, uomini, ecc. Ovvero quelli alla mia altezza.
    L’unico essere non a rischio, ma che dovrebbe stare comunque attento è l’uomo.

  6. Cost ha detto:

    Chi commenta con nome (quasi) da calciatore dovrebbe limitarsi a usare i piedi per tirare i calci alla palla,e lasciare l’uso della testa a chi è in grado di usarla

  7. diammma ha detto:

    belli i tonni

  8. Samuel ha detto:

    Si, belli, e tra poco diremo anche “c’erano una volta…”