Decreto rifiuti: cosa è cambiato?

di luca.pistolesi 4 marzo 2009
"Povera patria", by Daniele Muscetta

“Povera patria”, by Daniele Muscetta

Il 22 dicembre 2008 il Senato ha approvato definitivamente la legge di conversione del decreto rifiuti con i voti favorevoli della sola maggioranza di centro-destra. La legge muove in diverse direzioni: inasprisce le sanzioni per chi abbandona rifiuti speciali, pericolosi o ingombranti e prevede  nuove norme nazionali come l’educazione ambientale nelle scuole e i piani di comunicazione verso i cittadini. Tra gli aspetti più dibattuti e criticati, il provvedimento destina alla creazione e alla gestione di termovalorizzatori, soprattutto nelle regioni ad alto rischio emergenza, una buona parte dei fondi comunitari Cip6, che dovrebbero invece essere destinati alla creazione di impianti energetici da fonti rinnovabili. Il decreto prevede inoltre la possibilità d’impiego delle forze militari in difesa dei nuovi inceneritori e delle discariche riaperte.
Ecco, articolo per articolo, le principali novità introdotte dalla legge (fonte: Il Sole 24 ore).

Misure per incentivare il conferimento di rifiuti ingombranti e imballaggi (articolo 1). Norme per evitare l’abbandono nelle strade di rifiuti ingombranti, di imballaggi e di rifiuti di imballaggio. Adottate misure fino alla cessazione dello stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, previsto fino a dicembre 2009.

Rimozione di cumuli di rifiuti indifferenziati e pericolosi e impianti di gestione dei rifiuti (articolo 2). Disposizione per fronteggiare cattiva abitudine di disfarsi dei rifiuti abbandonandoli in siti non autorizzati. Fissate le procedure con cui i soggetti pubblici competenti possono disporre la rimozione e il trasporto dei rifiuti stessi, anche pericolosi, che si trovino su aree pubbliche o private. I rifiuti raccolti nei siti di stoccaggio sono destinati ad attività di recupero o di smaltimento. Il sottosegretario di Stato per l’emergenza rifiuti in Campania Guido Bertolaso, in collaborazione con l’Agenzia regionale per la protezione ambientale Campania, è autorizzato ad avviare un progetto pilota per garantire la tracciabilità dei rifiuti, con lo scopo di ottimizzare la gestione integrata dei rifiuti.

Aree di interesse strategico nazionale (articolo 2-bis). Viene estesa la definizione di «aree di interesse strategico nazionale» alle sedi degli uffici delle aree e degli impianti connessi all’attività di gestione dei rifiuti.

Commissariamento di enti locali (articolo 3). Modificato il Testo unico sugli enti locali: il sottosegretario assegna un tempo perentorio per adottare i provvedimenti necessari, decorso il quale, su proposta motivata dal sottosegretario con decreto del ministro dell’Interno viene disposta la rimozione del sindaco, del presidente della provincia o dei componenti dei consigli e delle giunte nel caso di grave inosservanza della normativa in materia di gestione di rifiuti. La fattispecie si può verificare solo nei territori in cui è stato dichiarato lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti, in caso di grave inosservanza, da parte dei citati enti locali, delle disposizioni degli articoli 197 e 198 del Dlgs 152/2006.

Servizio di raccolta di rifiuti della provincia di Caserta (articolo 4). Norme per perfezionare il processo avviato dal decreto legge 90/2008 sullo scioglimento dei consorzi di bacino delle Province di Napoli e Caserta e sulla loro riunione in un unico consorzio. Possibilità dei comuni della provincia di Caserta di associarsi per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti urbani. Stoccaggio e deposito di rifiuti (articolo 2-ter). Interpretazione autentica dell’articolo 8, comma 2, del decreto legge 90/2008, che reca misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania e ulteriori disposizioni di protezione civile, modificato dalla legge di conversione 129/2008. La norma si deve interpretare nel senso che deve intendersi autorizzato lo stoccaggio e il deposito di determinate categorie di rifiuti presso qualsiasi area di deposito temporaneo. L’attuazione della norma interpretata è sottoposta ad autorizzazione comunitaria.

Lavoro straordinario del personale militare (articolo 5). Autorizzata la corresponsione al personale militare operante presso la struttura commissariale di uno speciale compenso a fronte dell’elevato numero di ore di straordinario effettuate per una spesa massima di 660mila euro per l’anno 2008. Ampliate le competenze delle Forze armate, alle quali vengono affidate, oltre alle attività di vigilanza e protezione, anche il controllo della corretta gestione del ciclo dei rifiuti, al fine di assicurare il tempestivo recapito dei rifiuti urbani nelle discariche autorizzate.

Le misure previste sono legate alla durata dello stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania.

Sanzioni (articolo 6). Arriva una disciplina sanzionatoria speciale, applicabile esclusivamente nei territori in cui vige lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti. In particolare una serie di condotte già vietate dal codice ambientale (Dlgs 152/2006), vengono trasformate da fattispecie contravvenzionali a fattispecie delittuose, c’è una differenziazione tra condotte dolose e condotte colpose e un significativo inasprimento delle pene. Per esempio per abbandono, scarico e deposito incontrollato di rifiuti qualora si tratti di rifiuti pericolosi, speciali o ingombranti e per l’incendio di rifiuti pericolosi è prevista la pena della reclusione fino a 3 anni e 6 mesi, in quanto si configura un’ipotesi delittuosa.

Campagna informativa (articolo 7). Adozione da parte del ministero dell’Ambiente di una serie di iniziative di carattere divulgativo per sensibilizzare e responsabilizzare la popolazione sul sistema di raccolta differenziata dei rifiuti domestici e sull’importanza, dal punto di vista economico, del recupero dei rifiuti attraverso la raccolta differenziata. Il Governo deve informare il Parlamento sulla revoca, o sulle ragioni della mancata revoca, della dichiarazione dello stato d’emergenza, anche limitatamente a singoli ambiti provinciali che presentano sufficiente dotazione impiantistica per assicurare in via ordinaria il ciclo dei rifiuti.

Formazione scolastica (articolo 7-bis). Viene introdotta l’educazione ambientale nei programmi scolastici della scuola dell’obbligo, secondo modalità da definire con decreto del ministero dell’Istruzione, di concerto con il ministero dell’Ambiente.

Contrasto agli incendi (articolo 8). Potenziamento delle strutture di contrasto al fenomeno degli incendi legato all’emergenza rifiuti in Campania, attraverso l’assegnazione, in posizione di comando al Dipartimento della protezione civile, di 35 unità di personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco fino al 31 dicembre 2009. Autorizzato l’acquisto di mezzi e dotazioni logistiche necessarie per assicurare la piena capacità operativa del personale del Corpo nazionale assegnato al Dipartimento della protezione civile.

Incentivi per la realizzazione degli inceneritori (articolo 9). Modificata la Finanziaria 2008, nella parte relativa alla procedura per il riconoscimento ai termovalorizzatori del diritto agli incentivi per le fonti rinnovabili.

Misure urgenti di tutela ambientale (articolo 9-bis). Misure urgenti di tutela ambientale destinate a risolvere, nell’immediato, le difficoltà degli operatori nel recupero dei rifiuti. In attesa dell’emanazione del decreto ministeriale che dovrà fissare le caratteristiche delle materie secondarie sottratte alla nozione di rifiuto, i materiali sono identificabili anche attraverso autorizzazioni già previste dalla legislazione vigente. Viene dettata una disciplina in attesa dell’entrata in vigore del decreto del ministro dell’Ambiente in materia di raccolta di rifiuti destinati al recupero.

Piano nazionale degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani (articolo 9-ter). Il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’Ambiente, di concerto con il ministro dello Sviluppo economico, d’intesa con la Conferenza Unificata e previo parere delle Commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari, adotti entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del decreto 172/2008, un Piano nazionale degli impianti di incenerimento dei rifiuti urbani residuati dalla raccolta differenziata.

Misure urgenti in materia di rifiuti (articolo 9-quater). Misure urgenti in materia di smaltimento di rifiuti in fognatura: vietato, in particolare, lo smaltimento dei rifiuti, anche se triturati, in fognatura, ad eccezione di quelli organici provenienti dagli scarti dell’alimentazione trattati con apparecchi dissipatori di rifiuti alimentari che ne riducano la massa in particelle sottili.

Interpretazione autentica legata alla realizzazione del termovalorizzatore di Acerra (articolo 10). Interpretazione autentica del comma 1 dell’articolo 12 del decreto-legge 90/2008 nel senso di considerare creditori anche le società appartenenti al medesimo gruppo delle società affidatarie del servizio, di cui esse si sono comunque avvalse per la realizzazione del termovalorizzatore di Acerra.

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