Pubblicato in: Inquinamento

Riduzione delle emissioni: bene l’Europa, male l’Italia

di luca.pistolesi 14 ottobre 2010

Il grafico diffuso dall'EEA

L’Italia non è in linea con l’accordo sottoscritto a Kyoto e deve fare di più entro il 2012 per rispettare gli impegni presi in termini di riduzione delle emissioni di gas serra. E’ quanto emerge da un rapporto diffuso dall’EEA, European Environment Agency, sul rispetto di Kyoto e dei successivi accordi internazionali.

Il rapporto disegna un panorama comunque positivo a livello europeo: complice la crisi economica, l’Unione Europea (sia considerata a 15 stati che a 27) è in vantaggio sulla tabella di marcia, che dovrebbe portate le emissioni a calare dell’8% entro il 2012 e del 20% entro il 2020, rispetto ai livelli del 1990. Il primo obiettivo è già stato praticamente raggiunto, tranne che in alcuni stati membri, tre in particolare: l’Austria, la Danimarca e, appunto, l’Italia, sollecitati dall’EEA a intensificare gli sforzi.

La maggior parte degli stati membri, inoltre, ha scelto la strada di non comprare quote di emissioni dai paesi più virtuosi. L’Italia, invece, al pari di Spagna, Portogallo, Islanda, Irlanda, Lussemburgo, Croazia, Liechtenstein, Svizzera e Slovenia, continua ad aver bisogno di quote aggiuntive rispetto a quelle concordate a Kyoto.

2 risposte a “Riduzione delle emissioni: bene l’Europa, male l’Italia”

  1. Sondi ha detto:

    This “free sharing” of infroamtion seems too good to be true. Like communism.

  2. fhdhdijwt ha detto:

    1d52nJ orbxonfcwdaj